Ruth Halimi e Émilie Frèche, 24 giorni. La verità sulla morte di Ilan Halimi, Salomone Belforte & C., 2010, p. 144, € 14

È entrata in un negozio di telefonia nel centro di Parigi. Ha fatto finta di interessarsi ai nuovi cellulari, ha ottenuto il numero del venditore e se n'è andata. Il giorno dopo lo ha richiamato, gli ha detto che voleva rivederlo. Ilan non si è insospettito. Aveva ventitré anni, la vita davanti a sé... Come poteva immaginare che l'incontro con questa bella ragazza in un caffè sarebbe stato un appuntamento con la morte?
Venerdì 20 gennaio 2006, Ilan Halimi, scelto dalla banda dei Barbari perché ebreo, viene rapito e condotto in un appartamento in periferia. Vi rimarrà sequestrato e torturato per tre settimane prima di essere buttato in un bosco dai suoi carnefici. Ritrovato nudo lungo un binario della ferrovia appena fuori Parigi, non sopravvivrà al suo calvario.
In questo straziante resoconto, Ruth Halimi, la madre di Ilan, ritorna su quei 24 giorni di incubo. 24 giorni nel corso dei quali ha ricevuto più di seicento chiamate, richieste di riscatto il cui ammontare cambierà in continuazione, insulti, minacce, foto di suo figlio torturato... 24 giorni che dovrà trascorrere in ufficio, senza dire niente a nessuno, comportandosi come se tutto andasse bene per lasciar lavorare la Polizia Criminale. Ma la polizia non sa con che razza di individui ha a che fare. Non considera l'odio antisemita che domina i rapitori e non immagina che Ilan potrebbe perdere la vita...

RUTH HALIMI è la mamma di Ilan. Vive a Parigi, circondata dall'affetto delle due figlie.

ÉMILIE FRÈCHE è scrittrice. Dopo Une femme normale (Points, 2006), Le Sourire de l'ange (Ramsay, 2004), Le Film de Jacky Cukier (Anne Carrière, 2006), ha pubblicato La Mort d'un pote (Panama, 2006), un saggio sull'assassinio di Ilan Halimi.