Notizie su Israele 6 - 1 maggio 2001


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GLI EBREI MESSIANICI IN ISRAELE


Un'indagine promossa nel 1998 dal "Centro Caspari" ha dato il seguente risultato:
In Israele sono presenti 81 comunità messianiche, con 2.178 ebrei messianici adulti, di cui 1.205 sono nati in Israele. La maggior parte degli ebrei messianici non vogliono essere catalogati tra i cristiani, ma insistono nel dirsi ebrei e cittadini di Israele che credono in Gesù come il loro Messia. Osservano le feste giudaiche, fanno circoncidere i loro figli l'ottavo giorno e predicano il Tenach (l'Antico Testamento) così come il Brit HaChadaschah (il Nuovo Testamento).




TASSE PER L'INTIFADA


I 140.000 impiegati dei territori dell'Autonomia Palestinese hanno avuto la sorpresa di trovare nella busta paga dell'ultimo mese una trattenuta del 7%  a favore della lotta contro Israele. Il 5% è stato sottratto per le spese dell'Intifada e il 2% per le attività dei Fatah-Tanzim. La notizia è stata confermata da Jarden Vatikai, responsabile del coordinamento dei lavori nel territori. "Anche se i palestinesi si sono lamentati con noi per queste trattenute fatte dalla dirigenza dell'Autonomia, noi non possiamo farci niente", ha detto Vatikai.

(da NAI - Nachrichten aus Israel)


NOTIZIE IN BREVE


Gli Stati arabi hanno una superficie che è 640 volte più grande di quella di Israele. Israele ha una densità di popolazione di 226 abitanti per km quadrato, mentre gli Stati della lega araba hanno una densità di soli 16 abitanti per km quadrato.

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Lo stemma dello Stato palestinese dell'OLP contiene l'immagine di TUTTO Israele. Lo Stato palestinese non si limiterebbe quindi soltanto alla "Westbank" (Giudea e Samaria) e alla striscia di Gaza, ma includerebbe l'intero Israele.

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Yasser Arafat, che è stato insignito del premio Nobel per la pace, nel 1997 ha introdotto la pena di morte per ogni palestinese che vende terra agli abrei.

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Tra i graffiti musulmani si trova anche il seguente slogan:
"Il sabato uccidiamo gli ebrei e la domenica uccidiamo i cristiani".



LA CONFERENZA DI TEHERAN


300 partecipanti da più di 30 Stati arabi e musulmani si sono incontrati in una conferenza di due giorni per offrire ai capi delle organizzazioni palestinesi e agli Hezbollah una piattaforma per la loro guerra terroristica.
 Alla presenza del presidente del Comitato Centrale dell'OLP, Salim al-Saanun, che rappresentava le autorità dell'Autonomia Palestinese, è stata invocata la lotta armata per la "liberazione di Israele".
 Oltre ai capi degli Hezbollah e di Hamas, hanno tenuto discorsi contro Israele anche il Presidente iraniano Chatami e il capo religioso dell'Iran, Ali Chamenei.
 Il Presidente Chatami ha di nuovo espresso la convinzione che tutti i profughi palestinesi devono "tornare" in Israele, e che dopo si deve tenere un referendum sul futuro della Palestina. Un eufemismo per chiedere l'annientamento di Israele.
 Particolarmente grave è stata tuttavia la dichiarazione del capo spirituale dell'Iran, Ali Chamenei, secondo cui la fondazione dello Stato di Israele è avvenuta all'interno di un "complesso schema" architettato per indebolire il mondo islamico, e che a questo scopo i sionisti hanno collaborato con i nazisti tedeschi e hanno falsificato il numero delle vittime ebree dell'olocausto.
 "Esistono documenti che attestano una stretta collaborazione tra i sionisti e i nazisti della Germania. I numeri esagerati che si riferiscono all'olocausto degli ebrei sono stati inventati per attirare la simpatia dell'opinione pubblica mondiale, e porre così le basi per l'occupazione della Palestina e la giustificazione delle atrocità dei sionisti."

(da "Israelnetz.de")



DALLA STAMPA ARABA: L'OLOCAUSTO E' UNA FAVOLA


In un articolo pubblicato su un organo ufficiale dell'Autorità Palestinese pochi giorni prima del 19 aprile, giorno di commemorazione dell'olocausto, tradotto in inglese e riportato su Palestinian Media Watch, viene sostenuto in sostanza che:

1. La storia dell'olocausto è una "favola".
2. I sionisti usano la favola dell'olocausto per avere vantaggi politici e finanziari.
3. I media occidentali controllati dagli Ebrei perpetuano i miti dell'olocausto.
4. I sei milioni di Ebrei uccisi sono una bugia perché i campi di sterminio non potevano contenere neppure l'un per cento di questo numero.
5. Gli Ebrei applicarono a sé stessi l'antisemitismo europeo perché il sionismo ha bisogno di un fattore unificante per evitare l'assimilazione.
6. I Palestinesi sono le vere vittime dell'olocausto.


"Marketing Ashes"

by Hiri Manzour, published in the official Palestinian Authority daily, Al-Hayat Al-Jadida, 13 Apr 01

"The issue of the Holocaust rises again. It defies disappearing over its half-century because the Zionist propaganda has converted it into a means to produce political and economic benefit, besides exploiting it for the advancement of occupation and settlement...

"A recently published book by an American researcher, discusses the Holocaust. Employing scientific and chemical evidence, it proves that the figure of six million Jews cremated in the Nazi Auschwitz camps is a lie for propaganda, as the most spacious of the vaults in the camp could not have held even one percent of that number.

"Why, then, does this problem loom up again now, both for Holocaust commemoration and denial? And who reaps practical benefit from raising the issue?

"By and large, the Zionist movement cannot tolerate inactivity in any facet of the Holocaust profession, especially since intelligentsia from around the globe have begun addressing the corresponding Holocaust, that is the one the Hebrew State is bringing upon the Palestinians.

"And so, the Jewish Holocaust defenders themselves are on constant alert, apprehensive of the shift of attention from the fable of the holocaust to the specific, historic holocaust.

"Those who uphold the opposing view are, typically, Western academics who, by their own testimony, seek to free themselves from Jewish domination of their memory and continued extortion...

"Dr. Ramses Awd, an Arab writer, published an important book, not long ago, entitled "The Holocaust - Between Denial and Upholding", in which he reviews most of the theses that deal with the acts of massacre of the Jews in the Nazi period. But this book is not the final word. At the time of its publication the entire issue was raised anew, especially in the United States, the continent that was conquered, on all levels, nearly entirely, by Zionist media.

"It seems that there was a slump in the political sale of the Zionist product, and all the standard tools lost their ability to market it anew, while the world forgets the other side, that is the Palestinian holocaust, which still seeks museums of its own...

"The question now discussed in the halls of the universities and the renowned publishing houses in the world´s capitols, is: has this hen reached its expiration date, which lays golden eggs for the Jews everywhere?

"And has history, now in the prime of its potency, clarified that the victims of the Holocaust were themselves those who created it? Of course there are those who claim that the Jews actively participated in directing European feelings against them, according to the theory of resisting assimilation, assimilation being the essential enemy of Zionism...

"When Zionism cannot find an enemy to separate and repel the Jews, it invents such an enemy; and so was the case with the holocausts. Its need for it [Holocaust] is imperative, even organic, required to fill its message with the drama needed to get it across. What is happening now is not just an activation of the holocaust and its revival from ashes, but its reproduction and international marketing.

"Unfortunately for the Zionist circles, the West itself has awoken from its half-century coma. And so the time has come for the European intellectual to declare himself historically mature and to liberate himself from the Jewish guardianship that entangled him in existential difficulties, and in a memory filled with guilt, on top of the collective guilty verdict applied evenly by Zionism upon the nations of Europe.

"Had it been the Arabs who had raised this thesis on the Holocaust and its industry, and the accompanying additions and distortions, the topic would not have aroused the interest it has. The awakening came from the West, from the heart of the very house in which they say there were massacres.

"The Hebrew state is wary not only of scientific doubts being cast upon the Holocaust, but also because they see this doubt as a portal to the denunciation of all the false Jewish claims...

"And possibly it is meaningful that the latest American book to refute and disprove the fable of the Holocaust comes at the same time as the repeated declarations of Rabbi Ovadia...

"We are concerned that these dramatic cries regarding the Holocaust, whether for or against, are intended to cover up the corresponding holocaust, that which Zionism is now producing with missile and tank, against the Arabs in Palestine.

The components of this new holocaust are nearly all finalized, and the world has started following it closely while re-examining the whole story that has lived more than fifty years, due to the media which carried it and was its missionary, and not due to its being ´historical´."

[The official Palestinian Authority daily, Al-Hayat Al-Jadida, 13 APR. 01]

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