Notizie su Israele 32 - 10 agosto 2001 <- precedente seguente -> indice Oracolo, parola del SIGNORE, riguardo a Israele. Parola del SIGNORE che ha disteso i cieli e fondata la terra, e che ha formato lo spirito dell'uomo dentro di lui. «Ecco, io farò di Gerusalemme una coppa di stordimento per tutti i popoli circostanti. (Zaccaria 12.1-3) "UCCIDETE GLI EBREI E CONQUISTATE ISRAELE" Sermone alla TV palestinese Brani da un sermone trasmesso recentemente dalla rete televisiva ufficiale dell'Autorita' Palestinese (traduzione di Palestinian Media Watch): "Tutte le armi devono essere puntate sugli ebrei, i nemici di Dio, la nazione maledetta dal Corano, che il Corano descrive come scimmie e maiali, adoratori di idoli e vitelli. Dio mettera' gli ebrei sotto il dominio dei musulmani, li faremo saltare in aria a Hadera, li faremo saltare in aria a Tel Aviv e a Netanya, nella giustizia di Dio contro questa gentaglia. Entreremo da conquistatori a Gerusalemme, da conquistatori a Giaffa, da conquistatori a Haifa e da conquistatori ad Ashkelon. Siano benedetti coloro che educano i propri figli alla jihad [guerra santa] e al martirio, sia benedetto colui che spara una pallottola nella testa di un ebreo". (Jerusalem Post, 8.08.01) IL "DIALOGO" CHE VUOLE ARAFAT di Umberto De Giovannangeli "Avevamo chiesto ad Arafat di arrestare mandanti ed esecutori dei massacri di civili israeliani. Gli avevamo fornito nominativi, e invece di neutralizzare quei criminali che si muovevano alla luce del sole, indisturbati, Arafat ha aperto le consultazioni per portarli al governo, nello stesso giorno della carneficina a Gerusalemme rivendicata dalla Jihad islamica. Cos'altro deve accadere perché la Comunità internazionale prenda atto che l'Anp si è ormai trasformata in un'entità terroristica?". A sostenerlo è Ranaan Gissin, portavoce del primo ministro israeliano Ariel Sharon: "La risposta israeliana sottolinea Gissin sarà dura e investirà le centrali operative del terrorismo palestinese, a cominciare da quelle dell'Anp". Gerusalemme è sconvolta da un nuovo, terribile attentato. Hanno colpito bambini inermi, dimostrando di essere delle belve disumane. In queste settimane grazie all'azione preventiva del nostro esercito avevamo sventato altri attentati-suicidi, preparati con la complicità dell'Autorità palestinese. Israele ritiene Yasser Arafat responsabile della strage di Gerusalemme, la nostra reazione sarà pesante, molto pesante. Siamo dunque di fronte ad una spirale di sangue inarrestabile? L'Anp ha scelto la strada del terrorismo e su questa strada non potrà che incontrare la reazione decisa di Israele. Altro che inviare osservatori: la Comunità internazionale deve isolare Arafat, considerandolo per quello che è: il capo di un'entità terroristica. Solo così potrà svolgere un ruolo positivo per la pace in Medio Oriente. La sua è un'accusa durissima. Ma fondata su prove incontestabili. Non vi è solo una copertura politica: dietro la maggior parte degli attentati contro Israele vi è una partecipazione attiva di elementi di primo piano dell'Anp. Le strutture che ospitano la sicurezza palestinese o Forza 17 (la guardia presidenziale di Arafat, ndr.) sono utilizzate per preparare gli ordigni usati negli attentati. Il coinvolgimento è pieno e diretto, ed Arafat ne dovrà subire le conseguenze. Ma può davvero esistere una soluzione militare al conflitto in atto? In questo momento, il dovere del governo israeliano è quello di difendere i suoi cittadini colpiti da un terrorismo bestiale. Chi ha colpito deve sapere che pagherà un prezzo molto alto, lo stesso chi ha protetto i terroristi. La sicurezza non è una variabile del processo di pace ma la premessa fondamentale. Arafat fa finta di non averlo capito. "Dialogo" è dunque una parola bandita in Medio Oriente? Non si dialoga con chi massacra bambini innocenti, non si fanno concessioni unilaterali a chi dà ogni giorno prova di odio verso Israele e il popolo ebraico. Costoro li si combatte con ogni mezzo a disposizione. Ma dovrete pur un giorno tornare a negoziare con una controparte palestinese. Certamente non lo faremo sotto il ricatto terrorista e con una dirigenza che ha scelto lo scontro con Israele. Qualunque Paese che subisce atrocità come quella di Gerusalemme ha il diritto-dovere di reagire. Ne va della sua credibilità, del suo futuro. E nessuno può impunemente porre a repentaglio la sicurezza di Israele. ("Il Nuovo", 9 agosto 2001, ore 16:25) SI CONTINUA A DIRE: SIONISMO UGUALE RAZZISMO Israele esprime profonda preoccupazione per il fatto che non e' stato possibile finora cancellare frasi pregiudizialmente anti-israeliane e persino anti-ebraiche dalla bozza di documento finale in preparazione a Ginevra per la Conferenza Onu contro il Razzismo in programma a Durban (Sudafrica) per il 31 agosto. "Speravamo che prevalesse un po' di buon senso nel corso di questa settimana - ha detto il vice ministro degli esteri israeliano Michael Melchior, che ha partecipato personalmente ai lavori preparatori di Ginevra - ma purtroppo non abbiamo visto nessuno sviluppo positivo". Israele denuncia non solo il tentativo di riportare in vita la famigerata risoluzione "sionismo uguale razzismo", gia' cancellata dall'Assemblea Generale dell'Onu nel 1991, ma anche il linguaggio chiaramente anti-israeliano e anti-ebraico che caratterizza in piu' punti la bozza di documento: "E' intollerabile che Israele sia l'unico paese al mondo espressamente citato e criticato in un documento mondiale contro il razzismo - aggiunge Melchior - Si tratta di un oltraggio a Israele, al popolo ebraico, al suo passato, alle sue sofferenze, alle sue speranze per il futuro. Ed e' proprio cio' che vogliono i paesi arabi che hanno proposto quel testo". Se il testo non verra' modificato, dice Melchior, si tradurra' in un duro colpo agli obiettivi della conferenza di Durban: la lotta contro il razzismo, la discriminazione e la xenofobia: "Questa conferenza dovrebbe invece celebrare la vittoria sull'apartheid e cercare di costruire un consenso universale sulla questione del razzismo e della xenofobia e su come combattere questi fenomeni". Israele percepisce una tardiva presa di coscienza da parte di alcuni governi sul danno che potrebbe causare il testo voluto dai paesi arabi, ma cio' non e' finora bastato per modificare la bozza. (Jerusalem Post, 7.08.01) IL SIONISMO E' IL CONTRARIO DEL RAZZISMO Da un editoriale del giornale israeliano Ha'aretz Il razzismo e' un'antica malattia che alberga nel profondo piu' oscuro dell'anima umana. Il popolo ebraico lo puo' testimoniare come nessun altro, a causa dell'esperienza senza uguali che ne ha fatto sulla propria pelle, nel corso di tutta la sua storia. Anche oggi, nonostante la memoria e la lezione della Shoa' [il genocidio nazista degli ebrei], il razzismo antiebraico, l'antisemitismo, continua ad avvelenare le menti in molti paesi del mondo. Percio' sarebbe stato del tutto naturale che il popolo ebraico e lo Stato di Israele accogliessero con piena soddisfazione l'iniziativa delle Nazioni Unite di tenere una conferenza internazionale contro il razzismo. E sarebbe stato del tutto naturale che in questa conferenza si discutesse l'attuale ondata di antisemitismo e si adottassero misure per contrastarla. E in ogni caso, sarebbe stato del tutto naturale che la delegazione israeliana figurasse tra la nazioni piu' attive e dinamiche nel partecipare a questa conferenza, discutendo e condividendo con le altre delegazioni idee e iniziative su come eliminare la piaga del razzismo che ancora infetta il mondo. Invece, nei lavori preparatori in corso a Ginevra per la Conferenza Onu contro il razzismo in programma a Durban (Sudafrica) per la fine del mese, Israele si trova sul banco degli imputati, primo e unico dei paesi accusati e condannati. La conferenza, i cui scopi originali erano cosi' nobili, e' stata a tutti gli effetti sequestrata e dirottata da alcuni paesi (arabi e non), decisi a trasformare le sue decisioni e le sue risoluzioni in una forma di propaganda anti-israeliana che emana, questa si' - triste ironia - un gran brutto odore di razzismo. Questi paesi non si sono nemmeno vergognati di tentare di resuscitare l'ignobile equazione "sionismo uguale razzismo" che ha infangato la reputazione delle Nazioni Unite per quasi vent'anni, finche' la stessa Assemblea Generale dell'Onu non riacquisto' abbastanza buon senso da decidersi a cancellarla. [...] Israele non vuole provocare il rinvio o il fallimento della conferenza contro il razzismo. Soprattutto non vuole che il pubblico afro-americano, che ripone grandi aspettative nella conferenza, abbia a pensare che essa e' fallita a causa di Israele. D'altra parte, i tempi in cui gli ebrei venivano incolpati per tutti i mali dell'umanita', e se ne stavano zitti, sono finiti per sempre. E' proprio questo il significato profondo del sionismo, il movimento politico di liberazione del popolo ebraico: ed e' esattamente il contrario del razzismo. (Ha'aretz, 6.08.01) NOTIZIE IN BREVE 9 agosto 2001 - Da quando Arafat ha annunciato il cessate il fuoco, circa 2 mesi fa, vi sono stati 1.200 attacchi armati palestinesi, con 25 israeliani uccisi e 140 feriti o mutilati. Non c'e' stato un solo giorno senza attacchi armati. - Un palestinese di Nablus, il quinto in due settimane, condannato a morte con processo sommario da un tribunale palestinese con l'accusa d'aver "collaborato" con Israele (nella lotta contro terroristi fondamentalisti). Spetta ad Arafat dare il via all'esecuzione. - Peres: "Non negoziare finche' c'e' violenza significa dare potere di veto a ogni estremista che usa un fucile. In questo non sono d'accordo con Sharon". - Secondo fonti militari israeliane, osservatori internazionali di stanza a Hebron avrebbero passato alla milizia illegale palestinese Tanzim informazioni "sensibili" sugli abitanti ebrei della citta' e sui movimenti di truppe israeliane, con foto ed elenchi. 8 agosto 2001 - Secondo fonti militari israeliane, Hezbollah dispone in Libano di 8.000 razzi Katyusha che possono raggiungere tutta la Galilea e oltre. - L'Onu, che ha ammesso d'aver sbagliato negando per mesi l'esistenza di video Unifil relativi al sequestro di soldati israeliani in Libano, vorrebbe permettere agli esperti israeliani giunti apposta a New York di vedere i filmati soltanto una volta, e coi volti dei terroristi Hezbollah oscurati. - Gli esperti israeliani potranno vedere i video UNIFIL relativi al rapimento di soldati israeliani solo due volte, coi volti dei protagonisti oscurati e senza fermare o riavvolgere il nastro. Ministro della difesa israeliano: "Imbarazzante e insultante il comportamento dell'Onu sulla questione dei video". (Israele.net) INDIRIZZI INTERNET Che cos'è la cosiddetta "Palestina"? http://www.evangelici.net/time.html |