Notizie su Israele 7 - 4 maggio 2001


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10.000 DOLLARI PER I "MARTIRI" PALESTINESI


Nei territori dell'Autonomia Palestinese il dittatore iracheno Saddam Hussein è più amato del capo palestinese Yasser Arafat. Questo pensano, in ogni caso, molti palestinesi. Nel novembre scorso Hussein decise di sostenere finanziariamente l'insurrezione contro Israele. Ogni famiglia palestinese che ha un cosiddetto santo "Schahid" caduto in guerra contro gli Ebrei riceve 10.000 US-dollari. Ogni ferito riceve invece 1.000 US-dollari dal capo iracheno. La famiglia che riceve soldi da Saddam Hussein per lo "Schahid" deve far comparire sui giornali palestinesi, come forma di ringraziamento, un annuncio con una fotografia in cui il palestinese caduto e Saddam Hussein compaiono insieme [ved. foto]. Quando, dieci anni fa, l'Irak lanciò i suoi razzi scud contro Israele, i palestinesi ballavano sui loro terrazzi. "Oggi Saddam ci manifesta il suo ringraziamento per l'atteggiamento pro-Irak che abbiamo avuto durante la guerra del golfo", dichiara Walid, palestinese di Ramalla.
 Diversi stati arabi sostengono la rivolta palestinese contro Israele. Perfino il Kuwait, vittima dell'Irak nel 1990, ha pagato, insieme all'Arabia Saudita, gli stipendi dei 130.000 impiegati dell'Autorità Palestinese. "Vale la pena di continuare la rivolta contro Israele" hanno detto i terroristi palestinesi Fatah-Tanzim. "Il nostro movimento e la nostra lotta di liberazione sono diventati di nuovo popolari". Oggi Arafat riceve più soldi dagli stati arabi per l'insurrezione palestinese contro Israele di quelli che ha ricevuto negli ultimi anni dagli stati occidentali, che ultimamente avevano bloccato i loro finanziamenti per la grande corruzione presente nelle autorità palestinesi.

(NAI - Nachrichten aus Israel)



LA MOGLIE DI ARAFAT ODIA ISRAELE


Suha Arafat, moglie del presidente dell'Autorita' Palestinese, in un'intervista al periodico femminile saudita Sayidaty, ha dichiarato che odia Israele, che e' contraria a normali relazioni con gli israeliani e che e' convinta che la pace in Medio Oriente non sia raggiungibile.
Suha Arafat ha detto d'aver piu' volte respinto contatti con delegazioni di organizzazioni sociali israeliane perche' Israele "e' responsabile dei problemi che hanno i nostri bambini". "Ho sempre rifiutato normali relazioni con donne israeliane - ha aggiunto la signora Arafat - Mi invitano sempre alle loro attivita' e io rifiuto categoricamente perche' odio Israele". La signora Arafat ha poi definito "una menzogna" la pace con gli israeliani: "Ho sempre avuto la profonda convinzione che non avrebbe funzionato - ha spiegato - Per questo ho respinto ogni proposta di cooperazione".
La signora Arafat aveva tenuto un profilo basso con la stampa dopo un controverso incontro nel 1999 con la first lady di allora Hillary Clinton, durante il quale aveva sostenuto che i soldati israeliani usano sui palestinesi "gas velenosi che aumentano i casi di cancro tra le donne e i bambini palestinesi".

(Associated Press, Jersualem Post, 3.05.01)


BAMBINI INVITATI A DIVENTARE MARTIRI


Un video clip prodotto dal ministero per l'informazione dell'Autorita' Palestinese e trasmesso di recente dalla televisione palestinese invita i bambini a diventare martiri. Il protagonista del video e' Muhammed al-Dura, il dodicenne palestinese morto fra le braccia del padre durante uno scontro a fuoco nella striscia di Gaza alcuni mesi fa. Nel video si vede al-Dura che giunge in un paradiso fatto di spiagge, cascate e ruote panoramiche da luna park. Al-Dura si rivolge ai bambini palestinesi dicendo: "Non vi dico addio, vi dico di seguire i miei passi". Dopo di che si vedono bambini e bambine palestinesi che lasciano i giocattoli e impugnano le pietre. Intanto, la canzone di sottofondo recita: "Come e' buono il profumo dei martiri, come e' buono l'odore della terra, della terra arricchita dal sangue, il sangue che sgorga da un giovane corpo".

(Ma'ariv, 3.05.01)


SHARON: "NON PAGHEREMO IL PIZZO"


Durante una vista mercoledi' a Ofra, la localita' in Cisgiordania dove vivevano Arieh e Assaf Hershkovitz (padre e figlio, entrambi uccisi a sangue freddo da terroristi palestinesi nell'arco di tre mesi), il primo ministro israeliano Ariel Sharon ha dichiarato: "Se Arafat non se la vede col terrorismo, lo fara' Israele. Noi desideriamo evitare una escalation, ma sia chiaro che non abbiamo ancora usato tutte le opzioni a nostra disposizione per porre fine al terrorismo. Si tratta di una lotta in cui alcune cose si dicono, mentre altre resteranno segrete. Arafat - ha continuato Sharon - non ha ancora cambiato la strategia adottata dopo il fallimento del vertice di Camp David (nel luglio scorso) e cioe' quella di estorcere da Israele maggiori concessioni con il ricorso alla violenza".
Circa l'iniziativa diplomatica giordano-egiziana, Sharon ha chiarito che Israele "non intende pagare un prezzo per la cessazione del terrorismo. Non pagheremo il 'pizzo' e l'abbiamo chiarito centinaia di volte. Non daremo loro qualcosa per ottenere che non ci uccidano. Questo e' il punto e troveremo una via d'uscita. Anche se ci vorra' tempo", ha concluso il primo ministro israeliano.

(Jerusalem Post, 3.05.01)


SAPEVATE CHE ...


... negli ultimi dieci anni sono immigrati in Israele circa un milione di Ebrei?

... ai tempi di Maometto "Allah" non era un nome indicante Dio, ma soltanto il nome di una divinità protettrice di una particolare tribù dell'Arabia?

... nel Corano Gerusalemme non viene nominata nemmeno una volta, neppure con il nome arabo di "El-Kuds", mentre nella Bibbia compare 656 volte come capitale di Israele?

... sul monte Sion è stato trovato un simbolo del cristiani ebrei del secondo secolo in cui il candelabro e il pesce sono intrecciati insieme, come segno che Ebrei e Greci sono uniti in Cristo?

(NAI - Nachrichten aus Israel)


LIBRI


"Atlante Storico del Popolo Ebraico", ed. Zanichelli, Bologna 1999


 INDIRIZZI INTERNET


A Jewish Christian Look
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