Notizie su Israele 138 - 15 novembre 2002
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Così parla il SIGNORE, che ha dato il sole come luce del giorno e le leggi alla luna e alle stelle perché siano luce alla notte; che solleva il mare in modo che ne mugghiano le onde; colui che ha nome: il SIGNORE degli eserciti. «Se quelle leggi verranno a mancare davanti a me», dice il SIGNORE, «allora anche la discendenza d'Israele cesserà di essere per sempre una nazione in mia presenza». Così parla il SIGNORE: «Se i cieli di sopra possono essere misurati e le fondamenta della terra di sotto, scandagliate, allora anch'io rigetterò tutta la discendenza d'Israele per tutto quello che essi hanno fatto», dice il SIGNORE. (Geremia 31:35-37) HAMAS E FATAH RAGGIUNGONO L'ACCORDO Mercoledì scorso [13 novembre] Hamas e il movimento Fatah di Arafat hanno raggiunto un accordo per la loro lotta contro Israele. I primi resoconti avevano detto che Fatah sperava di usare l'incontro del Cairo per convincere Hamas a fermare gli attacchi terroristici all'interno di Israele. Invece, secondo il quotidiano israeliano Ha'aretz, ufficiali dei due gruppi si sono accordati per lavorare insieme e rafforzare l'unità nazionale "palestinese" al fine di "fermare l'aggressione delle forze d'occupazione di Israele". L'accordo implica anche "la creazione di un comitato congiunto che cercherà i modi per "compiere gli interessi nazionali della nazione palestinese", scrive il giornale. Commento di "Voice of Judea": Sì, tutti sanno che quando gli arabi ammazzano gli ebrei, le possibilità di vittoria alle elezioni del partito laburista diminuiscono . Questo è diventato chiaro a tutti, dopo che si è visto quanta pace ci hanno portato gli accordi di pace di Oslo. Così Arafat se ne sta tranquillo ad aspettare quello che succederà fra tre mesi. Lui vuole che alle elezioni vincano i Laburisti. Hamas invece vuole che vinca il Likud. Niente di eccezionale. Nessuna grande differenza tra Arafat e Hamas: tutti e due amano il terrorismo e tutti e due vogliono la distruzione totale di Israele. Nessuna grande differenza tra i Laburisti e il Likud: tutti e due vogliono la sopravvivenza di Israele e credono che si debba fare il massimo possibile per difendere se stessi senza alienarsi l'America. L'unico dibattito sta nello stabilire fino a dove può arrivare Israele senza far arrabbiare zio George a Washington. (Voice of Judea, 15.11.02) EDUCAZIONE ALL'ODIO FIN DALLA PIU' TENERA ETA' 14 novembre 2002 Emittente TV musulmana IQRAA, diffusa dall'Egitto. Trasmissione dedicata alla donna islamica condotta da Doaa 'Amer, puntata del 7 maggio 2002. Ospite in studio: una bambina di tre anni e mezzo. Conduttrice: Oggi la nostra puntata sara' un po' diversa perche' abbiamo ospite una bambina, una vera musulmana. A Dio piacendo, possa il nostro Dio darci la forza di educare i nostri figli in questo modo affinche' la prossima generazione sia una generazione di veri musulmani che capiscano di essere musulmani e sappiano quali sono i loro nemici. Questa bimba si presentera' subito. E' figlia di una mia sorella nella fede e dell'artista Wagdi Al-Arabi. Si chiama Basmallah, come ci dira' lei stessa. Pace a te e tu sia benedetta. Come ti chiami? Basmallah: Basmallah. Conduttrice: Quanti anni hai? Basmallah: Tre anni e mezzo. Conduttrice: Sei musulmana? Basmallah: Si'. Conduttrice: Basmallah, sai chi sono gli ebrei? Basmallah: Si'. Conduttrice: E ti piacciono? Basmallah: No. Conduttrice: Perche' non ti piacciono? Basmallah: Perche'... Conduttrice: Perche' sono che cosa? Basmallah: Sono scimmie e maiali. Conduttrice: Perche' sono scimmie e maiali? Chi l'ha detto? Basmallah: Il nostro Dio. Conduttrice: E dove l'ha detto? Basmallah: Nel Corano. Conduttrice: Giusto, questo ha detto di loro nel Corano. Bene, Basmallah, e cosa fanno gli ebrei? Basmallah: La Pepsi company. Conduttrice: Sai anche del boicottaggio, Basmallah? E loro amano il nostro maestro Muhammad [Maometto]? Basmallah: No. Conduttrice: No. Cosa gli hanno fatto gli ebrei? Basmallah: Il profeta Muhammad uccise qualcuno... Conduttrice: Chiaramente, il nostro maestro Muhammad era forte e poteva ucciderli tutti. Molto bene, sai cosa dice la tradizione sugli ebrei e su cosa hanno fatto al profeta Muhammad? Conosci una storia? Basmallah: Si', la storia della donna ebrea. Conduttrice: La donna ebrea? E cosa ha fatto al nostro maestro, il profeta Muhammad? Basmallah: La donna ebrea? Conduttrice: Si'. Basmallah: C'era una donna ebrea che invito' il profeta e i suoi amici. Quando lui le chiese: Hai avvelenato [il mio cibo]? Lei rispose: Si'. Lui le chiese: Perche' l'hai fatto? E lei rispose: Se sei un bugiardo, morirai e Dio non ti proteggera'. Se dici il vero, Dio ti proteggera'. Conduttrice: E il nostro Dio protesse il profeta Muhammad, naturalmente. Basmallah: E disse ai suoi amici: Uccidero' questa donna. Conduttrice: Naturalmente, perche' aveva avvelenato il suo cibo, questa ebrea. Che sia lodato Dio, Basmallah, che sia lodato. [Agli spettatori] Che Dio possa benedirla. Non ci si puo' augurare una bambina piu' credente di lei. Che Dio benedica lei e suo padre e sua madre. La prossima generazione di figli deve essere di veri musulmani. Dobbiamo educarli ora finche' sono ancora bambini cosicche' saranno dei veri musulmani. (MEMRI - ripreso da israele.net. Per il video completo con sottotitoli in inglese vedi: http://www.memri.org/video) LA STAMPA ARABA E IL SERIAL ANTISEMITA "UN CAVALIERE SENZA CAVALLO" Il 6 novembre 2002, alcuni canali televisivi arabi hanno trasmesso la prima puntata di un serial di 41 episodi chiamato "Un cavaliere senza cavallo", basato su "I Protocolli dei saggi di Sion". La serie sta andando in onda sulla televisione di stato e sul canale "Dream" egiziani, sulla tv di stato irachena e sul canale 'Al-Manar' degli Hizbullah (1) (2). La trasmissione, prodotta da Muhammad Subhi (che ha anche il ruolo principale), era prevista per l'ultimo Ramadan, ma la serie non è stata finita in tempo, perciò viene trasmessa quest' anno. Il programma ha provocato proteste in Occidente, con l'intervento del Dipartimento di Stato americano sul governo egiziano per impedirne la trasmissione, una richiesta che è stata rifiutata su due piedi dal ministro egiziano per l'Informazione Safwat Al-Sharif. L'Al-Sharq Al-Awsat ha riferito che il ministro ha preso la sua decisione dopo avere esaminato tutti gli episodi che hanno a che fare con i Protocolli (3). Il serial ha suscitato un grosso dibattito sulla stampa egiziana e araba. La maggior parte degli scrittori ne hanno sostenuto la trasmissione, ma alcuni hanno criticato l'ossessione dell'Egitto per opere antisemite. Il programma è stato visionato ed autorizzato dalla Censura egiziana. Un comitato dell'Associazione egiziana delle radio e tv lo ha definito "una pietra miliare nella storia della drammaturgia araba". Il ministro egiziano per l'Informazione ha dichiarato che "le immagini eccezionali mostrate dal serial non contengono niente che possa essere considerato antisemita".
" Secondo la serie israeliana, in 80 anni, gli arabi riusciranno ad incoraggiare l'emigrazione e a proiettarsi sulla società europea, piazzando ministri nei governi francesi e parlamentari negli altri paesi europei, spingendo paesi come la Francia a rispettare l'opinione araba e ad adottare una politica araba ". "Il rappresentante libanese inviato alla riunione di Aleppo era un coltivatore, perché l'élite libanese in quel momento era preoccupata delle questioni francofone (4). Il coltivatore della valle disse, in modo naturale, che stava programmando di sradicare alberi da frutta e piantare hascisc, per poi inondare con hascisc i mercati dell'entità sionista e dei paesi colonialisti, in modo da sottometterli alla volontà araba in una fase successiva ". "Naturalmente, nei circoli culturali israeliani è scoppiata una discussione sull'autenticità di questo 'documento' e sul razzismo delle sue accuse. Molti tra la comunità ebraica di Aleppo dubitavano della sua autenticità. Ma il professore israeliano 'Mustahiq Mabdai' ha troncato le polemiche dicendo: 'Io non so se questo documento sia un'invenzione o sia autentico, ma so che i leader arabi hanno provato ad attuare la maggior parte delle sue parti '". "Ovviamente, questa storia è del tutto immaginaria", ha scritto Mark Sayegh. "Gli intellettuali e gli artisti israeliani, che hanno raggiunto il massimo livello di violazione dei diritti del popolo palestinese, non hanno raggiunto (e chi è capace di raggiungerlo?) il livello di idiozia di alcuni dei nostri intellettuali ed artisti. La prossima settimana, durante il mese del Ramadan, la televisione egiziana comincerà a trasmettere il programma 'Un cavaliere senza cavallo', che è basato sullo storico falso 'I Protocolli degli anziani di Sion' La verità storica non interessa a nessuno dell'élite araba ed egiziana. Ad esempio, invece di richiedere che il loro governo cancelli l'accordo di pace con Israele - accordo che è stato portato avanti con successo per un quarto di secolo - alcuni artisti del Cairo fanno ricorso a tamburi, microfoni e all'idiozia dei media che inaspriscono la situazione dei palestinesi". "Il protagonista del serial, Muhammad Subhi, si è affrettato a chiarire che 'la trattazione drammatica dei 'Protocolli degli anziani di Sion' è artistica'! Artistica, esattamente come la sinfonia 'Odio Israele', di Ludwig Sha'ban (5). Basta, Egitto basta (6).
"Per mesi, le persone consapevoli in Egitto hanno parlato di questo progetto. Alcuni dicono che il sostegno principale al progetto di Muhammad Subhi sia venuto dal presidente iracheno Saddam Hussein in persona, come se il danno che ha causato agli arabi non fosse stato sufficiente ed egli sta ora mettendo una trappola per l'Egitto, i suoi artisti e la sua reputazione nel mondo..."(7). Fath Allah ha elogiato Subhi e ha espresso la speranza che la Jihad continui in ogni possibile modo. A suo dire, "abbiamo bisogno di un artista come Subhi... Sia benedetto questo serial rivelatore..."(9).
"Thomas Friedman, l'agente sionista con identità israeliana e cittadinanza americana, ha continuato il suo ostile, volgare attacco contro l'Egitto e per conto degli obiettivi dell'aggressore Israele, con la sua condanna, in un articolo sul New York Times, dell'intenzione della tv egiziana di trasmettere questo serial durante il mese del Ramadan. Ha affermato che la serie si incentra su un complotto sionista per prendere il controllo della terra araba, il che è un fatto. Ha attaccato il programma, ma ha ignorato il fatto che su questo argomento c'era una letteratura scientifica basata su storia legittima. Ha continuato accusando la leadership egiziana di seminare odio contro gli ebrei... Questo ignobile Friedman non ha trovato altra arma da lanciare in faccia agli intellettuali egiziani e arabi che quella dell'estorsione e del terrore basati sull'accusa di antisemitismo..."(8). L'editorialista dell'Al-Akhbar, Sanaa Fath Allah, era arrabbiato per il fatto che " il congresso americano non si è opposto alla commedia 'Mamma America' [una commedia di Muhammad Subhi del 1993 contro il governo e l'egemonia americana nel mondo, in cui viene frantumata la Statua della Libertà] ma è ora contrario [al serial del "Cavaliere senza cavallo"] perché [focalizzato] sulla storia degli ebrei...".
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che hanno fatto gli ebrei... Questo lavoro non è collegato alla religione ebraica e non incoraggia spargimenti di sangue ed uccisioni. La verità è che il serial condanna il terrorismo... Il mio messaggio al mondo è che la religione islamica proibisce di uccidere innocenti, donne e bambini, ma non ci impedisce di intraprendere la Jihad e di combattere per riconquistare la terra..."(10). In un'intervista al quotidiano governativo egiziano Al Gumhouriya, Subhi ha aggiunto: "Il serial non ha alcun collegamento con il semitismo e non riguarda nessuna religione. I comitati della censura l'hanno esaminato più di una volta e l'hanno approvato; l'hanno persino elogiato, il che avviene per la prima volta in 20 anni. Non so perché temono un serial da cui il censore non ha cancellato una singola scena... Se dichiarano che il serial è antisemita e appoggia il terrorismo... qual è la loro risposta ai loro religiosi che bestemmiano contro l'Islam?"(11). Dopo il suo ritorno da Bagdad, dove era andato a osservare il referendum in cui il presidente iracheno Saddam Hussein ha vinto con il 100%, Subhi ha dichiarato di essere "non interessato alle proteste di Israele e non colpito dalle loro grida isteriche... perché io sto esponendo i Protocolli dei saggi di Sion e li vedo come le basi del sionismo. Io ho trovato che le memorie di Hafez Najib [sulle quali il serial è basato] sono un fertile terreno per un lavoro che esporrà questi protocolli... Loro [gli ebrei] non accettano nessuna critica, specialmente se viene da un arabo. Si rendono conto che la discussione sui Protocolli mostrerà il loro vero volto razzista, le loro intenzioni espansionistiche e la loro opposizione a qualsiasi pace (12). | ||||
I palestinesi: guardare il programma è un dovere pan-arabo |
La trasmissione del primo episodio |