Notizie su Israele 24 - 11 luglio 2001


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O Dio, non restare silenzioso! Non rimanere impassibile e inerte, o Dio! Poiché, ecco, i tuoi nemici si agitano, i tuoi avversari alzano la testa. Tramano insidie contro il tuo popolo e congiurano contro quelli che tu proteggi. Dicono: «Venite, distruggiamoli come nazione e il nome d'Israele non sia più ricordato!»

(Salmo 83.1-4)


GUERRA DIPLOMATICA TRA ONU ED ISRAELE


Le Nazioni Unite non vogliono consegnare il video che coinvolgerebbe la forza di pace nel rapimento di tre soldati

TEL AVIV - «Spie del nemico»: così il movimento sciita Hezbollah considererà gli uomini dell'Unifil se l'Onu consegnerà a Israele un video filmato nel Libano sud dai caschi blu all'indomani della cattura di tre soldati israeliani da parte di guerriglieri Hezbollah. Ma un alto esponente dell'Onu ha già fatto sapere che il filmato non verrà consegnato allo Stato ebraico.
 La dichiarazione - in effetti una ben poco velata minaccia - è venuta dal Segretario generale dell'organizzazione integralista che per anni si è battuta contro l'occupazione israeliana del Libano sud, lo sheikh Hassan Nasrallah. In un discorso a Beirut, il leader di Hezbollah ha detto inoltre che l'organizzazione integralista islamica respinge «la consegna da parte dell'Onu (a Israele) della videocassetta filmata in territorio libanese». «Una tale azione, a nostro parere, porrebbe le forze di pace dell'Onu nella categoria dello spionaggio e del passaggio di notizie a favore del nemico», ha aggiunto. Le dure parole di Nasrallah sono venute all'indomani del ritrovamento di un ordigno di due chili nel Libano Sud in un'area sotto controllo dell'Unifil, a ridosso delle controverse 'Fattorie di Shebaa' ancora occupate dagli israeliani. Nel darne notizia, la stampa di Beirut si è chiesta se questo non potesse essere il primo avvertimento alla forza di pace dell'Onu a non consegnare a Israele il video.
 L'Onu intenderebbe semplicemente mostrare il video in un ufficio delle Nazioni Unite a rappresentanti israeliani e libanesi, dopo che saranno state rese irriconoscibili le immagini delle persone non dell'Onu, «in modo tale da riferirsi solo all'aspetto potenzialmente umanitario della videocassetta».

(Il Gazzettino online, 10.07.01)



LE NAZIONI UNITE ... CONTRO ISRAELE


 Nel caso ci fossero ancora dei dubbi, la vicenda del video dell'UNIFIL dimostra ancora una volta come le forze dell'Onu non riescano a rispettare nemmeno il proprio mandato, per non dire poi delle piu' elementari norme di correttezza. L'Onu dovrebbe fornire subito a Israele quel filmato in versione completa e senza censure. E ancora non basterebbe, perche' quello che bisogna fare e' indagare approfonditamente la gestione da parte dell'Onu di tutta la vicenda.
 Il video in questione e' stato girato da membri dell'UNIFIL (Forza Interinale dell'Onu in Libano) poche ore dopo il sequestro di tre soldati israeliani, fuori dal territorio libanese, ad opera dei fondamentalisti libanesi filo-iraniani di Hezbollah il 7 ottobre scorso [e tuttora trattenuti come ostaggi senza che sia data di loro alcuna notizia, nemmeno alla Croce Rossa]. Il video mostra gli stessi Hezbollah che portano via i veicoli, camuffati con le insegne dell'Onu, utilizzati per il rapimento: si tratta di un video che potrebbe aggiungere preziosi elementi alla ricostruzione dei fatti avvenuti quel giorno.
 In una conferenza stampa venerdi' scorso, l'Onu ha annunciato che, facendo un'eccezione alle sue regole di "neutralita'", avrebbe fornito il video sia ai libanesi che agli israeliani, ma solo dopo aver oscurato i volti delle persone che vi compaiono che non siano personale Onu, verosimilmente i membri di Hezbollah responsabili del sequestro. Questo bizzarro concetto di neutralita' dell'Onu suscita degli interrogativi: prima di tutto sullo scopo stesso per cui quelle forze sono state inviate in Libano, e poi su perche' mai Israele dovrebbe prendere in considerazione d'idea di ampliare il ruolo delle forze in questa regione.
 La risoluzione 425 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite afferma a chiare lettere che l'UNIFIL e' stata creata "allo scopo di consolidare il ritiro delle forze israeliane, ristabilire la pace e la sicurezza internazionali e assistere il governo del Libano nel garantire il ripristino della sua effettiva autorita' nella zona". Se l'UNIFIL deve "ristabilire la pace e la sicurezza internazionali", non ha alcun senso fare i neutrali tra Hezbollah, che sequestra israeliani al di la' del confine, e Israele che cerca di ottenere informazioni circa i suoi tre soldati tenuti in ostaggio.
 L'Onu stessa ha ammesso che il rapimento da parte di Hezbollah e' stata una flagrante violazione della risoluzione 425. E l'Onu stessa ha riconosciuto ufficialmente che Israele, ritirando le proprie forze sulla "linea blu" verificata dalla Nazioni Unite, ha pienamente applicato la 425 per la parte che gli compete.
 In tutta la vicenda del video [prima negato, poi censurato], l'Onu mostra apertamente quanto sia subordinato agli Hezbollah e quanto tema di offendere i veri padroni di casa. [...] Quella che e' in gioco, qui, e' la credibilita' delle Nazioni Unite. Il sospetto che le forze dell'UNIFIL possano essersi trovate nella condizione di impedire cio' che loro stesse definiscono una grave violazione della risoluzione che sono chiamate a far rispettare, e che non l'abbiano fatto, e' un sospetto che merita di essere indagato a fondo. L'aggressione degli Hezbollah venne realizzata praticamente sotto il naso dei soldati dell'UNIFIL. Quand'anche il loro compito fosse solo quello di osservare e riferire, cosa che fanno immancabilmente ogni volta che Israele osa mettere un piede di la' dalla "linea blu", e' chiaro che avrebbero dovuto subito consegnare il video relativo al rapimento. Invece, non solo non l'hanno fatto, ma stanno ancora cercando di proteggere l'identita' dei rapitori. [...]
 Prima che Israele si ritirasse la Libano meridionale, l'UNIFIL aveva piu' volte suscitato l'ira degli israeliani facendo praticamente da scudo ai terroristi Hezbollah. Spesso gli Hezbollah piazzavano a poche decine di metri dalle basi UNIFIL i pezzi d'artiglieria con cui sparavano contro gli israeliani e quando questi rispondevano al fuoco, l'UNIFIL reclamava con forza. Ora che Israele si e' ritirato, Hezbollah pare che voglia ancora una volta nascondersi dietro la "neutralita'" dell'UNIFIL. Se l'Onu non rivelera' a Israele tutto cio' che sa su quel sequestro, avremo la prova che le forze dell'Onu non aiutano la pace e la sicurezza internazionali, bensi' aiutano coloro che perseguono esattamente lo scopo contrario.

(Jerusalem Post, 9.07.01)


COMPRENSIBILI SOSPETTI


 By Julie Stahl, CNSNews.com Jerusalem Bureau Chief - Some kind of 'foul play' may have been involved in the United Nations withholding of a video tape from Israel taken hours after Hizballah guerillas kidnapped three Israeli soldiers last fall, calling into question the role of the U.N. peacekeeping force in southern Lebanon, an Israeli official said on Monday.
 After months of Israeli insistence, the U.N. finally admitted a week ago that it had a videotape in its possession taken by the U.N. peacekeepers of the vehicles and paraphernalia used by Hizballah in its ambush and abduction of the soldiers, some 18 hours after the incident.
 There had to be some kind of 'goof up' or worse, some kind of 'foul play' involved in the incident, said former Director General of the Foreign Ministry Reuven Merhav said in a telephone interview, without elaborating.
 In any case, the U.N. should be willing to hand over the video for humanitarian reasons, he said.
 Israeli officials believe that the tape could shed light on the circumstances surrounding the abduction of Staff Sgts. Binyamin Avraham and Omar Sawayid and Sgt. Adi Avitan last October. 
 There has been no word on the condition of the three soldiers since the Hizballah kidnapped them in a cross-border ambush. DNA tests on bloodstains at the scene indicated that all three soldiers had been wounded.
 The videotape is said to contain footage of a black and gray Range Rover and white Nissan, which were used to transport the soldiers. The vehicles were found later and videotaped about six miles from the scene by the U.N. peacekeepers.
 The U.N. has refused an Israeli demand to hand over an unedited version of the video, offering instead to allow Israeli representatives to view the tape along with Lebanese representatives, but with the faces of non-U.N. personnel blanked out. 
 The world body fears that giving Israel the video would compromise its neutrality in the area.
 Israeli Defense Minister Benjamin Ben-Eliezer sent a strongly worded letter to U.N. Secretary General Kofi Annan on Sunday saying the U.N.'s decision not to hand over the video is "altogether puzzling and incongruous."
 "It also raises doubts concerning the completeness of the video film," the letter said.
 Ben-Eliezer charged that the "equal treatment" being given to Israel and Lebanon is both "inappropriate and inexplicable," since Israel was the only country, which requested the video and was the victim in the incident.
 "The circumstances surrounding the shooting of the film ... and the protracted withholding of information from Israel regarding its very existence, have raised serious concerns, with my Government," he said, rejecting the U.N. offer to view the film.
 Lebanese and Hizballah officials both warned the U.N. not to even show the film to Israel.
 Lebanese President Emile Lahoud said his country would regard the showing of the tape "as a dangerous precedent and the transfer of information from inside Lebanese soil to the Israeli enemy [which] represents a departure from the mission of the international forces in the South."
 Hizballah also said the incident "raised several serious questions about the nature of the United Nations mission in south Lebanon, especially with regard to transferring information to [Israel]."
 Peacekeepers Not Fulfilling Mandate
 Oddly enough, the incident has raised the same kinds of questions in Israel about whether or not the peacekeepers are fulfilling their role in Lebanon since sporadic cross-border violence has continued. 
 Merhav charged that the "main issue" is that the international troops have only fulfilled part of their mission.
 UNIFIL [United Nations Interim Force in Lebanon] was created by a 1978 U.N. Security Council resolution with the purpose of "confirming the withdrawal of Israeli forces, restoring international peace and security and assisting the Government of Lebanon in ensuring the return of its effective authority in the area."
 UNIFIL confirmed Israel's withdrawal from southern Lebanon a year ago despite a continuing dispute over a small border area known as Shebaa Farms. However, it has not established international security along the border nor has the Security Council demanded that Lebanon deploy its own army in the south. 
 Hizballah moved to fill the vacuum created by Israel's unilateral pullout last year.
 Had the Security Council "paid more attention" to urging Lebanon to deploy its troops in the south, the kidnapping never would have occurred, Merhav charged.
 Furthermore, he said, there is "good reason" to believe that the Hizballah carried out actions against Israel in places near UNIFIL positions in order to use the peacekeepers for cover. Hizballah knew that Israel would not return fire out of concern for hitting the U.N. positions, he said.
 Other reports, which have been denied by the U.N., have gone further in suggesting that at least one UNIFIL soldier may have been actively involved in the abduction of the soldiers.

(International Christian Embassy Jerusalem, 09.07.01)


PROMESSE NON MANTENUTE


Da un editoriale di Hatzofeh

 Il quotidiano israeliano Hatzofeh ricorda le promesse che vennero fatte quando Israele ritiro' le proprie truppe dal Libano meridionale nel maggio 2000. A Israele venne promesso che il Libano avrebbe dispiegato il proprio esercito al confine fra i due paesi per garantire la calma; che l'Onu avrebbe supervisionato l'andamento della situazione e il rispetto della risoluzione 425; infine che Israele, una volta ritiratosi sul confine internazionale, avrebbe avuto il diritto di reagire con forza a ogni eventuale ulteriore aggressione da oltre confine. Ebbene, nessuna di queste promesse e' stata mantenuta. Anzi, gli uomini dell'Onu si sono rivelati mentitori e si sono trasformati in collaboratori di Hezbollah, uno dei gruppi piu' estremisti del terrorismo islamico.

(Hatzofeh, 9.07.01)


INDIRIZZI INTERNET


International Christian Embassy Jerusalem
http://www.icej.org/